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Carta dell'Etica Filosofica

La Carta dell’etica filosofica dell’Accademia Yoga del suono metodo “Arjuna Yoga Tharapy”

e della Scuola di Meditazione interculturale.


Nel tempo oltre il tempo

All’alba lascia sorgere il sole dell’Amore.

Coltiva il tuo cielo
perché le nuvole si dissolvano
e i raggi astrali possano giungere silenti ovunque.

Accogli e rivolgi lo sguardo dell’Amore,
dal suono del germoglio al ritmo della goccia cadente.

Concludi e resta nella quiete del tramonto,
amando la speranza della stella polare
che ti si fa incontro.

Ama l’intramontabile Presente,
in Spirito e Verità.


                                                                                          Sergio




1) Tutto sia svolto per l’unità e l’armonia con la natura, con gli esseri umani e con Dio.

2) Ne precetti, ne dogmi siano imposti, ne dichiarato superiore in assoluto un punto di vista o di una fede sull’altra.

3) Conferire valore agli esercizi per la salute del trittico corpo, mente e spirito, secondo la millenaria tradizione yoga, in connubio con gli sviluppi della conoscenza sulla motoria e la psicologia (e varie branche connesse) occidentali.

4) Praticare, ciascuno secondo le proprie possibilità, il suono strumentale e vocale a carattere interculturale e interreligioso, per il benessere integrale della persona e come sadhana (pratica) per l’elevazione dell’anima in Dio.

5) Valorizzare il “fare” come servizio al prossimo in cui risiede lo spirito di Dio.

6) Rivolgere uno speciale impegno alla sperimentazione di nuove possibilità di condivisione pratica, come opportunità e dono prezioso, capace di apportare a tutti benessere fisico, psicologico e spirituale.

7) Promuovere incontri a carattere sociale, culturale e spirituale, tra i membri delle grandi religioni, in un clima di sincera stima, senza esposizioni ideologiche prevaricatrici, in modo da favorire un sereno arricchimento reciproco.

8) In noi … AHIMSA (non violenza) siano le mani, Satya (la verità) sia la mente e PREMA (l’amore) il cuore, … in tutto.

9) In noi … risplenda l’Amore compassionevole, … dal cuore alla pratica … .

10) Presentare come compito principale di ogni essere umano quello del fare e pensare per vivere in armonia con se stessi, con gli altri e con Dio, coltivando l’attitudine al servizio svolto con amore e devozione.


Legge morale universale: AMARE.

«Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male» (Rom 12, 21).
A partire da questa esortazione chiara e diretta, Paolo invita i cristiani a benedire e non maledire: «Benedite quelli che vi perseguitano»; a stimarsi a vicenda e a non parlar male l’uno dell’altro: «Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri»; ad avere considerazione di sé e degli altri: «Non fatevi un’idea troppo alta di voi stessi»; a non produrre del male, a non vendicarsi: «Non rendete a nessuno male per male». E in particolare a vivere in pace: «Vivete in pace con tutti».

Dal che Paolo cambia tono, si rivolge ai cristiani in forma ancor più diretta e personale, dicendo a tutti: «Vinci col bene il male». Solitamente noi ci esprimiamo un po’ diversamente e diciamo: vinci il male con il bene. L’espressione in sostanza non cambia di significato, fa solo emergere in primo piano il bene. Come a dichiarare: se vuoi vincere il male, impegnati a fare il bene, il resto verrà da sé come un frutto dall’albero.